domenica 12 dicembre 2010

Meme

Un meme è una riconoscibile entità di informazione relativa alla cultura umana che è replicabile da una mente o un supporto simbolico di memoria, per esempio un libro, ad un'altra mente o supporto. In termini più specifici, un meme è un'unità auto-propagantesi di evoluzione culturale, analoga a ciò che il gene è per la genetica. La parola è stata coniata da Richard Dawkins nel suo controverso libro Il gene egoista. (Wikipedia)

Può essere anche solo un'idea. Fondamentalmente. Un disegno, un libro, una frase o un sogno ricorrente, che si scontra con elementi simili e ha la meglio. La "cultura" è vittima di evoluzioni ed involuzioni, e l'unità minima è il meme come il bit per l'informazione. Non è così difficile da comprendere, e se non ci riuscite non è affar mio. Vi basti sapere in ultima analisi, che il Meme è forse un pettegolezzo, una voce insistente nel villaggio globale, che s'insinua e s'afferma senza alcun rigore logico.
E tormenta, diamine se tormenta, come i tormentoni dell'estate ma in qualunque stagione. Fondamentalmente potevamo farne anche a meno, eppure d'un tratto il Meme si appropria di uno spazio immenso e lo sottrae ad altre informazioni per così dire vitali. Come quando negli anni '90 tutti si chiedevano chi era che aveva ucciso Laura Palmer. Anche quando non c'entrava nulla. Anzi, peggio. Bisogna andare ancora più indietro, a metti un tigre nel motore almeno. O forse è ancora più recondita, forse è come i simboli preistorici, veicoli di un messaggio non definito, eppure urgente. Catene di Sant'Antonio o leggende urbane. Forse è solamente idiozia, e poveri noi che stiamo qui a discuterne.

Almeno si ride però. Questo è certo.


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