lunedì 24 gennaio 2011

L'indimenticabile Mario Magnotta

Ci sono persone che spesso diventano personaggi a loro insaputa. E ci sono personaggi ovunque, nei media e nella realtà, in televisione, negli albi a fumetti e nel bar dietro casa. Perchè una persona diventi personaggio è necessario che qualcuno lo renda unico e inimitabile. Magari irripetibile.

Di fatto non è che ci sia bisogno di quel "qualcuno", uno personaggio ci nasce, ce l'ha dentro, e a volte lo vuole essere a volte no. A volte si resta personaggi per tutta la vita, e nessuno si accorge mai della persona, delle persone, che ci stanno dietro.

Nei paesini è facile riconoscerli, e non esiste paese senza i suoi personaggi. E' un'esigenza, una cosa seria. Nel corso della nostra esistenza non facciamo altro che narrare, e seppure in certe persone, di certe persone, la narrazione sia minima, in ogni caso quando arriveremo alla fine esisteremo solo nelle nostre storie. O nelle storie degli altri. Ogni comunità ha le sue storie, e senza di loro non esisterebbe futuro, non esisterebbe passato. E il presente sarebbe poco, o per nulla, divertente.

Nel villaggio globale i personaggi sono talmente tanti che di fenomeni ce ne sono a iosa. A volte restano, a volte no.

Mario non è nato in rete, era già un personaggio indimenticabile da molto prima, da quando a L'Aquila, la sua città, la sua voce girava solo nelle cassette. Internet è stata la consacrazione. E non c'è conversazione sugli internet meme che non possa citare il Magnotta.

Ecco, il Magnotta però non è la solita idiozia, non è la solita moda passeggera, non è una cosa a casaccio. Mario Magnotta rappresenta il più straordinario scherzo telefonico che mente italica possa conoscere e ricordare.

Di fatto non è un internet meme in se, come già abbiamo accennato, è qualcosa di più, perchè nasce prima del Web e si evolve con esso. Nasce prima ma, se ora lo conosciamo tutti è perchè il seme, pardon il meme, ha potuto atecchire con Internet e con le sue discussioni inutili e meravigliose che non sai mai dov'è che un giorno andranno a finire.

Mario Magnotta però, nell'immaginario internettiano è qualcosa di più di Chuck Norris, degli Scary Pranks e di tutto il resto, Mario Magnotta ci sembra di conoscerlo, e gli vogliamo davvero bene. Tant'è che quando è morto a L'Aquila gli volevano pure dedicare una Via. Se lo sarebbe meritato, perchè ci ha fatto ridere davvero Mario. Senza mezzi termini, senza forzature, senza trash. Un'umanità così genuina che quasi ci siamo commossi, o perlomeno abbiamo riso con le lacrime agli occhi. Gli volevano dedicare una Via, anche. Poi l'Abruzzo smise di ridere e non se ne fece più nulla. Ecco, vedete, nell'immaginario collettivo Mario è un Mario nazionale. Nell'immaginario collettivo di internet certo, e le sue frasi sono dei veri e propri tormentoni intramontabili. Mario, una voce da L'Aquila. Lontana eppure sempre così vicina, che ci ride il cuore. E ora che non c'è più lui, e non c'è più nemmeno L'Aquila, ti verrebbe voglia d'iscriverti ai terroristi dalla rabbia. Ti viene sempre voglia. Tutte le volte, che sei arrabbiato. Poi però basta ascoltare Mario e ti passa tutto.

E' davvero necessario raccontare tutto da capo? Non credo. Basta cercare su Google. Basta ascoltare su Youtube.

Questo post te lo dovevamo Mario, perchè eri un fenomeno e come pochi. E se potessimo chiamarti ora ti chiameremmo, per dirti che fra tutte le cose che sei stato ora sei anche un internet meme. Fosse anche solo per sapere cos'avresti risposto. Che cosa diamine avresti capito stavolta.

Il sito ufficiale

http://en.wikipedia.org/wiki/Mario_Magnotta (Su Wikipedia italiana, nonostante le migliaia di fregnacce contenute, hanno ritenuto che la voce Mario Magnotta non è idonea)

Nonciclopedia


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Ecco i meravigliosi frammenti:

La lavatrice - Telefonata N°1 - Prima Parte
La lavatrice - Telefonata N°1 - Seconda Parte
La lavatrice - Telefonata N°2 - Prima Parte
La lavatrice - Telefonata N°2 - Seconda Parte
La lavatrice - Telefonata N°3 - Prima Parte
La lavatrice - Telefonata N°4



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